Testimonianza di Martina (18.02.2020)

 
 
 

Non è mistero la mia conclamata capacità dialettica, la facilità con cui la mia mente produce parole e in seguito scritti che raccontano parti di vita o semplicemente pensieri. Questa volta posso già premettere che sarà molto differente, a partire proprio dal mio stato d’animo, dall’argomento che intenderò confidare e soprattuto da come lo imposterò, simile ad un “flusso di coscienza” di Joyce solo aggiungendo l’adeguata punteggiatura per renderlo più fluido possibile. Ho deciso di parlare in prima persona e quindi di scendere in campo a “viso scoperto” per testimoniare la grandezza di Dio nella persona di Padre Jarek.
Sono una ragazza di 26 anni nata a Bergamo e che vive in piccolo quartiere di periferia. Sono cresciuta fino ai dieci anni a fianco della mia nonna che nonostante mi amasse moltissimo mi ha impartito un educazione sana e rigorosa senza lasciar spazio a troppe tenerezze o come le chiamo io “debolezze”. Donna dalla tempra memorabile e quasi invidiabile, esempio di donna della quale, ormai, rimane rimane solo il ricordo,ricordo vivido. Gli anni passano, inizio la scuola elementare, media di primo grado e in seguito giungo alle superiori e proprio in quei primi anni compaiono in me degli stati di malessere che io definivo “cattivi pensieri” legati al sesso vissuto come peccato, atto peccaminoso dal quale dissociarmi e pertanto scatta nella mia mente il bisogno di lavarmi continuamente perché il solo pensiero mi faceva sentire sporca dentro e fuori e, assodato che la mente non la puoi lavare, cercavo di ripulire il corpo quante più volte mi era possibile. Nel contempo questa perpetua fissazione si riversa anche sulle pulizie domestiche, pulivo e pulivo incessantemente anche negli stessi punti, sopratutto angoli. Ero sempre in costante ansia, agitata e frenetica. In special modo la notte. Con il buio tutto veniva amplificato, i pensieri ossessivi e le azioni compulsive prendevano forma ancora più rapidamente fino a portarmi allo sfinimento. La mattina era più adrenalinica di quando mi coricavo. In poche parole non dormivo mai. Prego fare attenzione alla terminologia sopraddetta. PENSIERI OSSESSIVI E AZIONI COMPULSIVE. Ebbene sì,i miei studi in psicologia mi avevano fornito delle risposte inequivocabili. Mi ero diagnosticata una NEVROSI OSSESSIVO COMPULSIVA. Diagnosi confermata da più e più dottori tra quali psichiatri e psicoterapeuti. Dunque avrei dovuto entrare in terapia, iniziare uno psicofarmaco accompagnato da una terapia cognitivo- comportamentale. Ci ho provato e ogni volta c’era un qualcosa che mi bloccava. E non era il mio rifiuto anzi, ero io a chiedere aiuto… . Qualche anno fa decido che a 60 kg non potevo rimanere, a quindi, ho iniziato a perdere peso fino a soffrire di anoressia nervosa, pesavo 48 kg e i medici non si spiegavano tante cose. A febbraio dell’anno scorso la mia mamma, devotissima a S. Charbel, Monaco Libanese, viene invitata ad una catechesi tenuta da Padre Jarek,in un paesino non molto distante da casa mia. Io allora lavoravo in uno studio legale e gli orari non hanno permesso la mia presenza a quell’incontro. Mia mamma rimase subito colpita da quel Padre dal viso tenero ma dalle parole austere, al trasmettere la parola di Dio senza compromessi, senza essere accomodante ma seguendo senza troppi perché ogni singola parola del Vangelo e della Bibbia. Al termine, la mamma dice a se stessa che avrebbe dovuto parlare con quell’uomo che le ricordava il suo Santo adorato. Così è stato. Tra la gente, lo chiama ripetute volte e lui le presta attenzione e vedendo una mia foto, nega la mia pseudomalattia e da la giusta motivazione al mio stato attuale: Martina ha ricevuto tanta invidia sin dalla nascita che ora è “infastidita” dal demonio. Quando la mattina seguente me lo comunica,rimango sbigottita, attonita, a breve svengo sul lavandino del bagno. Nelle settimane seguenti decido di partecipare ad una veglia di liberazione tenutasi a Desio ( MI), al termine delle stessa, decido di aspettarlo fuori dalla sagrestia e di conoscerlo. Così è stato. Imponendomi le mani, inzio ad indietreggiare, la schiena mi si inarca e la bocca inizia ad aprirsi all’inverosimile e dopo una sua preghiera, credo, in aramaico mi chiede se ora credevo, se credevo alla potenza di Gesù. Mi dice che era per quello che mi avevano fatto che io in 25 anni non avevo mai fidanzata. Come faceva a saperlo ? Non era lui che stava domandandomi ma era Dio. Dio attraverso lui mi stava parlando. Padre Jarek è talmente umile e spontaneo che a volte ignora quanto bene fa. Chiaramente la mia situazione non è risolta definitavamente, ho ancora bisogno di veglie di liberazione, di benedizioni e preghiera ma posso fieramente testimoniare che :
1. Dio esiste e si manifesta attraverso sacerdoti giudizievoli e ferventi come Jarek;
2. Altrettanto esiste il demonio, è bene ricordarlo come è bene parlarne perché la consapevolezza diminuisce il danno ;
3. GRAZIE A PADRE JAREK MI SONO SALVATA DALLA TERAPIA FARMACOLOGICA E COMPORTAMENTALE della quale non ho bisogno perché sto risalendo la china con la preghiera, la fede e la vicinanza a Dio.
Inutile sottoscrivere che la mia testimonianza ha un fine ben preciso : rivedere padre Jarek girare il mondo per testimoniare la misericordia e il bene che Dio ha per tutti gli uomini, per avere la gioia di ascoltare le sue catechesi che sempre più aderiscono alle scritture e per vedere Jarek felice nel riprendere il suo cammino di fede e aiuto ai cristiani.
Con smisurato affetto.
Martina

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