L’insolita udienza di San Charbel a Gragnano (04.09.2020)

 
 
 

Ieri, 3 settembre 2020 a Gragnano vicino a Pompei è stato un giorno speciale, come avevo anticipato. Padre Jarek Cielecki – come aveva annunciato – esattamente alle ore 18.00 si è inginocchiato nel garage davanti alla statua di San Charbel, che era lì da diverse settimane (vedi il video in fondo).

In ginocchia, Padre Jarek ha chiesto scusa a San Charbel, non solo per il fatto che non tutti hanno capito il suo messaggio, ma soprattutto per tutti quelli che hanno dimenticato che il comandamento più importante è l’amore del prossimo. Dopo una lunga preghiera silenziosa, Padre Jarek ha affidato a San Charbel tutti coloro che a quell’ora si erano spiritualmente uniti a lui, poi ha aperto la teca di vetro contenente la statua di San Charbel e ha appese al collo ancora una volta la croce di legno con le reliquie. Queste sono reliquie di primo grado: un frammento osseo del santo. Inoltre, gli ha anche messo un rosario nelle mani.
Quindi, la statua è stata collocata su un’auto aperta appositamente preparata, che sembrava quasi una piccola papamobile. Subito dopo è iniziata – come si potrebbe dire – un’udienza straordinaria per i Gragnanesi – l’udienza di San Charbel. Padre Jarek, in piedi accanto alla statua, la sorreggeva, ma di tanto in tanto benediceva i Gragnanesi per strada. Tra loro c’erano passanti per caso, ma anche persone che erano scese in piazza apposto per ricevere una benedizione. Le reazioi – come sempre – sono state diverse, tanto più che la gente non si aspettava un simile evento e un tale suono, perché Padre Jarek non solo benediceva, ma suonò anche il campanello come un chierichetto.

La statua di San Charbel è passata anche vicino alla chiesa di San Marco, dove per 33 mesi è stata al centro degli incontri di preghiera della Famiglia delle Case di Preghiera di San Charbel. Dopo Padre Jarek ha saputo che il Parroco Don Emanuele Rosanova era lì, se per caso o appositamente non è noto, ma è certo che abbia ricevuto una benedizione.

Durante il trasferimento, Padre Jarek indossava la stola rossa, che il giorno della sua ordinazione sacerdotale, nel giugno 1993, gli fu donata dalla sua amata madre, Barbara. Il rosso è associato alla sofferenza, ma anche alla vittoria sulla morte, oltre la distruzione totale. Questa traversata della città di Gragnano sicuramente rimarrà nella memoria di molte persone. Padre Jarek non ha lasciato Gragnano come un ladro sotto la copertura della notte, ma come colui che trasmette agli altri questo messaggio importantissimo, che si amano e si rispettano, e che non dimenticano l’amore che gli ha ricordato San Charbel. “Rimarrà in mezzo a voi quando coltivate questo amore”, ha detto Padre Jarek.

Il viaggio con la Statua di San Charbel a Gragnano è terminato davanti al cancello della “Villa dei Cesari”, la tenuta della famiglia Cascone. Non solo loro, ma anche altri devoti del santo libanese erano in attesa lì. La processione di ingresso è iniziata con la preghiera del Santo Rosario e la statua è stata portata in una sala appositamente allestita, dove era stata anche tre anni fa.

All’altare è stata posta l’immagine – un immagine miracolosa, sottolinea Padre Jarek – di Nostra Signora dell’Assunzione del Buon Inizio. Il dipinto sarà appesa all’altare maggiore del Santuario in costruzionFlorencja vicino a Iłża in Polonia.

Anche prima della successiva Santa Messa è stata recitata la preghiera del Santo Rosario.

di Vik van Brantegem

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