SAN PIETRO: UN ALBERO DI NATALE DALLA POLONIA COME 20 ANNI FA (28.11.2017)

 
 
 

Dal 23 novembre un maestoso abete svetta su piazza San Pietro.

Quest’anno l’albero di Natale proviene dalla regione dei laghi della Mazuria, nel Nord-Est della Polonia. Si tratta di una zona di tremila laghi tra i boschi. L’albero è partito l’11 novembre da Elk, dopo essere stato benedetto dal vescovo della città, monsignor Jerzy Mazur. È un folto abete di 28 metri di altezza.

Il viaggio, a bordo di uno speciale camion, è durato undici giorni, essendo la distanza da Elk a Roma di 2060 chilometri tra Polonia, Germania, Austria e Italia. Giovedì 7 dicembre avrà luogo la cerimonia di illuminazione dell’albero. Il giorno prima papa Francesco riceverà i donatori, ovvero i rappresentanti delle autorità e delle diocesi che hanno regalato l’albero.

L’albero di Natale di quest’anno è un regalo per il Santo Padre, ad espressione della gratitudine dei polacchi per i 25 anni di nuove strutture ecclesiali in Polonia, ed in occasione anche degli altri importanti giubilei: il 300° anniversario dell’incoronazione dell’immagine di Nostra Signora di Czestochowa e il 140° anniversario delle apparizioni della Madonna a Gietrzwald, le uniche riconosciute ufficialmente dalla Chiesa in Polonia.

Il primo albero di Natale dalla Polonia fu portato a Papa Giovanni Paolo II da un’altra zona, dai Monti Tatra, esattamente 20 anni fa. I Tatra fanno parte dei Carpazi e sono la più alta catena montana polacca; ai suoi piedi si trova la nota stazione sciistica di Zakopane, situata nell’Arcidiocesi di Cracovia e ben conosciuta dal cardinale Karol Wojtyla. Il futuro papa veniva qui per sciare e riposare nella casa del clero chiamata “Ksiezowka”.

È proprio a Zakopane che nel 1997 fu prelevato il primo albero di Natale polacco esposto in San Pietro. Era un impressionante abete di 120 anni che cresceva nel parco “Ksiezowka”: era alto 30 metri e pesava 8 tonnellate. A titolo di curiosità, vale la pena ricordare che San Giovanni Paolo II si fermò a “Ksiezowka” durante il suo sesto viaggio apostolico nella sua terra natale, avvenuto lo stesso anno, dal 4 al 7 giugno.

Le cerimonie legate alla consegna dell’albero si svolsero sabato 20 dicembre 1997. Quella mattina Giovanni Paolo II ricevette 4000 polacchi in Aula Paolo VI, mentre nel pomeriggio, la delegazione polacca consegnò simbolicamente l’albero alle autorità vaticane, rappresentate dal cardinale Edmund Casimir Szoka, presidente della Commissione per lo Stato della Città del Vaticano, e dal suo segretario, monsignor Gianni Danzi. Tra le personalità presenti a quella cerimonia: il cardinale polacco Andrzej Maria Deskur, presidente onorario del Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali; il cardinale Franciszek Macharski, arcivescovo di Cracovia; monsignor Giovanni Battista Re, Sostituto della Segreteria di Stato; l’arcivescovo Jean-Louis Tauran, segretario per i rapporti con gli Stati; l’arcivescovo Jozef Kowalczyk, Nunzio Apostolico in Polonia; gli ambasciatori polacchi Stefan Frankiewicz (presso la Santa Sede) e Maciej Górski (in Italia); il sindaco di Zakopane, Adam Bachleda-Curus.

L’albero fu decorato con 250 palle di Natale, con i colori della bandiera polacca (bianco e rosso), con lo stemma del Papa, l’aquila della Polonia e lo stemma di Zakopane.

Nel 1997 vi fu qualcosa di polacco anche nel presepe: affianco alle figure tradizionali dei tempi di San Vincenzo Pallotti, sul lato destro furono collocate quattro statue che rappresentavano una famiglia montanara (padre, madre e due figli) in costumi tradizionali. La cerimonia si concluse con i canti natalizi polacchi e gli scambi di auguri. Come vuole la tradizione polacca, allo scambio degli auguri, si spezzò l“oplatek”, una finissima cialda bianca, somigliante all’ostia.

Wlodzimierz Redzioch

 

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